Pietraroja: il paese del prosciutto “made in Campania”

Pietraroja: il paese del prosciutto “made in Campania”

Pietraroja: il paese del prosciutto “made in Campania” –  Paese in provincia di Benevento, Pietraroja è situato sulla parte orientale del massiccio del Matese. E’ il secondo paese più alto della provincia. È una località montana e sorge ai confini del Molise. E’ circondata da numerose sorgenti, tra cui il Titerno.

Pietraroja: la storia

Secondo la maggior parte della popolazione, il nome del paese deriva dal latino petra robia (rupe rossa), per la presenza di alcuni calcari di questo colore sul monte Mutria e risale al I secolo a.C., dopo la distruzione della città sannitica di Telesia.

Il paese del dinosauro “Ciro”

Il paese è conosciuto anche all’estero per il ritrovamento, nel suo sito geopaleontologico, del primo fossile di dinosauro scoperto in Italia, denominato “Ciro”. Alcuni dei suoi organi sono conservati, insieme a importanti reperti fossili, presso il museo del parco geopaleontologico, ovvero il Paleolab.

Pietraroja: le principali attrazioni

Il Belvedere

Uno dei punti più belli del paese è sicuramente la terrazza, situata dove lo stesso sorgeva prima del terremoto del 1688. Da essa è possibile ammirare un ampio panorama, dal quale si distinguono i monti Mutria e Moschiaturo, la vallata di Cusano Mutri, la montagna di Solopaca e, nei giorni più soleggiati anche il Vesuvio.

Inoltre, è possibile visitare anche la bocca del profondo inghiottitoio carsico chiamato “il Trabbucco”.

La chiesa Santa Maria Assunta

Situata nella parte più alta del paese, la chiesa parrocchiale è il monumento più importante. E’ stata ricostruita dopo il terremoto del 1688. I principali resti dell’XI secolo sono il portale romanico, ai cui lati sono posti una leonessa e un’orsa allattante due infanti e gli altorilievi.

Il monte Mutria

Cima del massiccio del Matese, lunga circa Km, il monte Mutria è al confine tra il Molise e la Campania, in particolare tra le province di Benevento, Caserta e Campobasso. Il monte è formato da sette dorsi calcarei, intervallati da ampie distese verdi, dalle cui vette è possibile ammirare le distese del Tammaro, del Calore Irpino e del Volturno

La parte del monte che confina con le province di Cusano Mutri e Pietraroja, è quella più importante, presso cui, è stata realizzata la cappella dedicata a Sant’Antonio di Padova.

La vetta del Monte è possibile raggiungerla o attraverso un primo sentiero che parte dal centro di Bocca della Selva o un secondo, che parte dal Monte Palombaro.

Il prosciutto dei Pietraroja: eccellenza nazionale

La grande reputazione del prosciutto di Pietraroja è possibile desumerla dal simbolo del paese stesso, ovvero una donna con un prosciutto.

Ma quali sono le caratteristiche di questo pregiatissimo prosciutto? Sicuramente, il particolare clima e l’aria pulita consentono di ottenere una lunga stagionatura, da cui deriva il sapore unico del salume.

                                                                    Foto tratta da : www.agricoltura.regione.campania.it/tipici/tradizionali

Affinché si ottenga il risultato migliore, è necessario un clima costante, caratterizzato da un freddo non troppo secco, che permette di non inaridire la carne.

Per ottenere il prodotto, si parte dalla rifilatura a mano del coscio, il quale il giorno dopo viene salato e conservato così per circa 15-20 giorni. Successivamente, viene collocato nella pressa, dove viene schiacciato per quattro giorni e poi spostato in un luogo fumoso per una settimana.

Trascorso questo tempo, viene ancora una volta pressato e speziato con pepe nero e peperoncino.

 

di Elisa De Vito

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