“Gli sposi del Covid-19”, la storia di Ida e Francesco

“Gli sposi del Covid-19”, la storia di Ida e Francesco

“Gli sposi del Covid-19” – E’ sera, sto per terminare la consueta visita dei profili social per poter rispondere ai tanti followers. Sposini e non, che in questi giorni più che mai stanno ritrovando nel nostro progetto “Sposincampania” e nelle iniziative legate all’intrattenimento durante l’isolamento forzato, un piccolo ma prezioso punto di riferimento. Il nostro progetto ci sta dando enormi soddisfazioni, ma quanto è difficile anche per noi in questi momenti, provare a stuzzicare la vostra curiosità ed essere sempre ‘sul pezzo’, come si dice in quest’ambito.

Gli sposi del Covid-19. La lettera di Ida

E poi, d’improvviso, mi arriva un tag, quasi una lettera aperta…è di Ida. Una bella ragazza napoletana, che dalle pagine del suo profilo scrive: “Oltre la tragedia nel mondo che sta dilaniandoci e piegandoci ad un virus che in troppi hanno sottovalutato e deriso, ci siamo noi, GLI SPOSI DEL COVID-19”.

Come un fiume in piena, Ida, che nella vita fa l’insegnante, spiega la delusione e la difficoltà cui tante coppie si trovano a far fronte da quando la notizia di pandemia globale, e i seguenti decreti ministeriali hanno chiuso letteralmente il nostro Paese, le città da Nord a Sud ed inevitabilmente reso irrealizzabile il sogno del matrimonio. Per loro ma per tante altre coppie.

“Le nozze sarebbero avvenute a breve, ad Arzano (Na) – ci spiega Ida – però abbiamo dovuto purtroppo rinunciare”. E’ partita dalla comunità parrocchiale la prima riflessione circa il possibile spostamento: “Già da qualche giorno il sacerdote della mia Chiesa, ci aveva invitati a meditare sulle date dei matrimoni più imminenti”. E’ lì che ai due sposi è iniziato a crollare il mondo addosso. Cominciano a maturare una consapevolezza nuova, quella che prima era solo una paura, in meno di un secondo diventa realtà.

Lo sfogo di Ida: “Sembra tutto un incubo”

Non ci sarà nessun matrimonio, almeno non ora che la gente è rintanata in casa, con la paura che serpeggia tra le strade e il timore di perdere i propri cari. Sembra tutto un incubo, invece è realtà, Ida e Francesco si guardano e come è anche normale in una situazione inaspettata, la ragazza scoppia in lacrime.

Per almeno cinque giorni ho solo pianto ed urlato – racconta – tanta la rabbia e l’amarezza che non riuscivo neanche a parlarne con lo sposo. Poi la mia famiglia mi ha aiutato e mi ha aperto gli occhi, suggerendoci ci spostare”. La sposa capisce che ogni cosa ha il suo tempo: “Il nostro sacerdote ci ha fatto ragionare, e capire che lo spostamento era necessario, soprattutto per lo spirito che oggi c’è in giro e con cui si sta vivendo questo tragico momento”.

La disponibilità dei fornitori

Tanti i fornitori scelti dai due fidanzati, molti tra i più importanti e ricercati della Campania. “Mi sono messa in contatto con Villa Sole e Luna di Bacoli e con il fotografo Antonio Romano, e mi hanno dato subito massima disponibilità per il cambio data, purché si trovi un giorno che metta d’accordo tutti”. Annullato anche il viaggio di nozze, il sogno di una vita, la Crociera ai Caraibi tanto agognata, e anche in questo caso l’agenzia di viaggi Puerto Svago di Afragola ha provveduto al rimborso.

Tanti i progetti dei due ragazzi, che il 21 di questo mese festeggeranno i sette anni insieme, ma purtroppo separati. “Stiamo ultimando casa – prosegue Ida – ma questo momento ci ha impossibilitati nel terminare i lavori, inoltre i mobili non verranno consegnati secondo il previsto e quindi è tutto un casino”.

Sette anni d’amore e… quella proposta di matrimonio

Ma la rabbia iniziale, tende a diradarsi quando ci racconta quando e come è avvenuta la proposta di matrimonio. “E’ successo due anni fa, il giorno della mia festa di laurea, ed è stata una sorpresa inaspettata e bellissima, mi ha regalato una t-shirt con su scritto Mi vuoi sposare?, ed un diamante”. Adesso i due ragazzi hanno maturato consapevolezza dell’accaduto e si sono detti pronti a scegliere una nuova data per il loro Sì, che sarà tra luglio e settembre.

Invito tutte le prossime spose ad aprire il cuore e la mente – ci dice con fermezza – pensando anche ad una nuova data”. Ida e Francesco sono certi di aver fatto la scelta più giusta. “Mi sono rialzata dopo il crollo, ho meditato pensando innanzitutto che l’Atelier Emè di Napoli mi ha trasformata in una principessa e io desidero coronare la mia favola come tutte le principesse. Inoltre non vogliamo assolutamente che i nostri invitati siano impauriti e provati, ma che abbiano piacere a partecipare alla nostra festa”.

Ma la riflessione più importante di questa sposina e del suo amato riguarda il futuro, quello che noi di Sposincampania, gli auguriamo che arrivi il più presto possibile: “Ho pensato che tra dieci anni, quando parlerò ai miei figli del matrimonio dei loro genitori, non vogliamo che lo si associ ai tragici momenti del Covid19…perché ogni coppia merita un finale migliore”.

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di Alessia Coscino

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